Sai una cosa? L’hummus rosa.

hummus vemondo lidl
hummus vemondo lidl

Ascolta Discount Or Die se non hai voglia di leggere

Sempre in occasione dello slancio vegan di Lidl Italia ho deciso di assaggiare svariati hummus dai colori un po’ birbantelli per dare una botta di gioia alla mia vita che, come l’hummus, ha tutte le carte per farcela ma generalmente non ce la fa.

Faccio una piccola premessa: la mia fine analisi socio-economica del Bel Paese si riassume in questa mia tesi che ora vi enuncio. Esistono due classi sociali: chi aveva i piatti con le farfalle blu che si inseguono sul bordo, presi coi punti del GS alla fine degli anni Ottanta, e tutti gli altri. Ve li ricordate quei piatti con le farfalle blu che si inseguono, senza mai prendersi, come metafora di quell’aspirazione del ceto medio-basso di elevare il proprio status attraverso il successo dei figli che, purtroppo, non avverrà mai?

Diamine quanto mi è mancato Discount Or Die

Fondamentalmente perché siamo degli stronzi di due tipologie come queste due confezioni di hummus che ho preso al Lidl.

HUMMUS CON PEPERONI ROSSI E PEPERONCINO

L’hummus arancione e piccante è hummus normale che però si sente speciale. Dopo una vita di sacrifici dei genitori per farlo studiare si sente migliore degli altri e crede di avere il diritto ad un job title che i suddetti genitori non comprendono. Questa persona e il suo ego piccantello si scontrerà con la cruda evidenza del privilegio di chi non ha avuto i piatti con le farfalle blu che si inseguono (o i bicchieri della nutella con i personaggi dei cartoni animati che sbiadivano in lavatrice). Non sei un cecio di nessuno, fra. Non importa quanto ti sbatti o quanto tu ti senta pregno di talento come olio di colza nell’hummus Vemondo, quel muro lì non lo scavalcherai mai. Le farfalle blu si rinconcorrono in un moto perpetuo che non si fermerà mai e te sei uno stronzo a crederti migliore degli altri. Sebbene Yuka ti dia un 75/100 (Eccellente) di punteggio ma vale come il tuo voto di laurea triennale preso alla Statale.

HUMMUS CON BARBABIETOLA ROSSA

L’hummus fucsia invece è hummus normale ma con dentro la barbabietola che ti marchia e ti macchia, come quell’angoscia fotonica derivata dalle aspettative che senti di non dover deludere, perché CON TUTTI I SACRIFICI che sono stati fatti, perché quando noi eravamo bambini la carne la si mangiava solo la domenica ed io ho iniziato a lavorare a dodici anni e giù di sensi di colpa che ti schiacciano come ceci e barbabietole in questo hummus squisito, vi dirò! Questo hummus rosa-fucsia mi fa simpatia e la scelta della barbabietola, badate bene, non è casuale dal momento in cui la barbabietola viene usata nelle preparazioni vegan dei finti hamburger che vogliono imitare persino il sanguinamento delle carni. Questo hummus è fatto della vostre umili origini e del sangue che i vostri genitori hanno buttato auspicando a quell’investitura che solo “il padrone della ditta” (che non aveva i piatti con le farfalle che si ricorrono) potrà riconoscervi.

Hei, hei, hei… Non pensate che io mi stia lamentando di tutto ciò. Se non fosse per questi elementi:

  • l’essere donna,
  • figlia di immigrati tra i razzisti del varesotto,
  • di modeste origini
  • nata senza la spocchia dell’hummus arancione

Chi potrei biasimare per il mio fallimento esistenziale?

E quindi sapete che cosa? L’hummus rosa. Tié.

by on 14 Febbraio 2024
Valeria nasce un lunedì di pioggia del novembre del 1982 a Varese. Diventa "Valeria Disagio" sull'orlo estremo tra l'adolescenza e l'età adulta. Ha esordito giovanissima con il romanzo "Casseur: la lotta, l'ebbrezza e la Città Giardino". Poi ha perso parecchio tempo nella precarietà del lavoro e nell'inquietudine politica. Ha scritto molti racconti, pamphlet e poesie. Nel 2019 sono usciti i due romanzi "I mortificatori" per Agenzia X e "Brucia le vecchia" edito da Bookabook. Ha gestito un blog - da cui è nato il libro "Discount or die" edito dalla Nottetempo - ha curato fanzine, cantato e sbraitato. Ha intenzione di continuare a fare tutto questo.

About Valeria Disagio

Valeria nasce un lunedì di pioggia del novembre del 1982 a Varese. Diventa "Valeria Disagio" sull'orlo estremo tra l'adolescenza e l'età adulta. Ha esordito giovanissima con il romanzo "Casseur: la lotta, l'ebbrezza e la Città Giardino". Poi ha perso parecchio tempo nella precarietà del lavoro e nell'inquietudine politica. Ha scritto molti racconti, pamphlet e poesie. Nel 2019 sono usciti i due romanzi "I mortificatori" per Agenzia X e "Brucia le vecchia" edito da Bookabook. Ha gestito un blog - da cui è nato il libro "Discount or die" edito dalla Nottetempo - ha curato fanzine, cantato e sbraitato. Ha intenzione di continuare a fare tutto questo.

View all posts by Valeria Disagio

Lascia un commento