Yogurt No Name: Love will tear us apart.

Yogurt No Name LIDL:

Love will tear us apart.

No Name

Cosa: Yogurt al frutto della passione e pesca

Costo: 34 centesimi

Dove: LIDL

Giudizio: 4/5

C’era un tizio di nome Romeo Montecchi che si era innamorato della ragazza sbagliata in quanto figlia della famiglia più nemica che si può.

La ragazza in questione, tale Giulietta Capuleti, diceva (più o meno):

Rifiuta il tuo nome, o se non vuoi, giura che mi ami e non sarò più una Capuleti. […] Solo il tuo nome è mio nemico: tu sei tu.
Che vuol dire “Montecchi”? Non è una mano, né un piede, né un braccio, né un viso, nulla di ciò che forma un corpo. Prendi un altro nome. Che cos’è un nome? Quella che chiamiamo “rosa” anche con un altro nome avrebbe il suo profumo. Rinuncia al tuo nome, Romeo, e per quel nome che non è parte di te, prendi me stessa.

Anche se non sapete chi è Shakespeare, ma avete visto il film con Leonardo Di Caprio, sapete che è finita di merda. Cioè Giulietta e Romeo erano sì innamorati, ma piuttosto sciocchini.

A proposito di coppie… domani si sposano William e Kate. Cioè il principe, futuro re d’Ingilterra (e Carlo? Viene bypassato perché è brutto e ha divorziato? Perché s’è risposato con una vecchia zuppa di gin che non può essere REGINA d’Inghilterra?)… vabbé, dicevo, il futuro re si sposa con una che non ha il sangue blu e al tg dicono che tutte le ragazze vorrebbero essere Kate in questo momento. Perché è bella, magra, c’ha le fossette quando sorride e in più aveva i nonni che scavavano con le unghie nelle miniere del Galles.

Ora… siamo sicure? Guardate William, tanto carino durante la pubertà… tanto cavallino adesso. Guardate i capelli. La pelata avanza minacciosa e col cazzo che si potrà rapare a zero. Kate, entro un anno, dividerà il letto con un uomo sotto i trent’anno col riporto. Probabilmente sarà l’ultimo uomo sulla terra ad avere il riporto, perché? Perché si chiama William Arthur Philip Louis Mountbatten-Windsor.

Se si chiamasse Mario Rossi, per esempio, potrebbe raparsi a zero… lo avrebbe già fatto. Ma non può perché si chiama William Arthur Philip Louis Mountbatten-Windsor. I nomi sono importanti. Lo sa Romeo, lo sa Giulietta, lo sa William e lo sa Kate.

Lo sanno i produttori dello Yogurt senza nome della Lidl al gusto frutto della passione e pesca. Lo sanno, ma decidono di fare finta di niente. Perché? Perché sono dei romantici e credono che anche se è finita di merda tra Romeo e Giulietta, ciò che conta è l’amore. Perché credono che anche se William ha il riporto e Kate qualche disturbo dell’alimentazione, comunque si amano.

I nomi sono importanti, ma la giusta unione di due mondi, di due gusti differenti, opposti, contrastanti può dare risultati straordinari. I produttori dello Yogurt No Name della Lidl al gusto di frutto della passione e pesca sono così convinti del risultato che, impavidamente, scelgono di non dare un nome allo yogurt e puntano solo sull’incredibile bontà dell’accoppiamento.

I nomi sono importanti… però spesso sono una complicazione inutile alle cose. Forse Giulietta non aveva tutti i torti. Forse.

Grazie alla Lidl, che col suo Yogurt No Name al frutto della passione e pesca, mi stuzzica il lato romantico dell’esistenza. Ricordiamoci che l’uomo che cantava che l’amore ci avrebbe fatto a pezzi è morto suicida appeso ad uno stendino.

D.O.D CONSIGLIA

by on 28 Aprile 2011
Valeria nasce un lunedì di pioggia del novembre del 1982 a Varese. Diventa "Valeria Disagio" sull'orlo estremo tra l'adolescenza e l'età adulta. Ha esordito giovanissima con il romanzo "Casseur: la lotta, l'ebbrezza e la Città Giardino". Poi ha perso parecchio tempo nella precarietà del lavoro e nell'inquietudine politica. Ha scritto molti racconti, pamphlet e poesie. Nel 2019 sono usciti i due romanzi "I mortificatori" per Agenzia X e "Brucia le vecchia" edito da Bookabook. Ha gestito un blog - da cui è nato il libro "Discount or die" edito dalla Nottetempo - ha curato fanzine, cantato e sbraitato. Ha intenzione di continuare a fare tutto questo.

About Valeria Disagio

Valeria nasce un lunedì di pioggia del novembre del 1982 a Varese. Diventa "Valeria Disagio" sull'orlo estremo tra l'adolescenza e l'età adulta. Ha esordito giovanissima con il romanzo "Casseur: la lotta, l'ebbrezza e la Città Giardino". Poi ha perso parecchio tempo nella precarietà del lavoro e nell'inquietudine politica. Ha scritto molti racconti, pamphlet e poesie. Nel 2019 sono usciti i due romanzi "I mortificatori" per Agenzia X e "Brucia le vecchia" edito da Bookabook. Ha gestito un blog - da cui è nato il libro "Discount or die" edito dalla Nottetempo - ha curato fanzine, cantato e sbraitato. Ha intenzione di continuare a fare tutto questo.

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