Un finale che lascia l’amaro in bocca

Breaking Bad Alpendorf

Prodotto: Amaro, liquore alle erbe

Marca: Alpendorf

Discount: Tuodì

Prezzo: 3,49 euro/0,70 l

Odio affrontare la fine. Ogni volta ho come la sensazione di non averne avuto abbastanza. È qualcosa di insopportabile. Mi affeziono così tanto alle persone o alle cose, che poi lasciarle andar via diventa un casino. Il 2013, in particolare, è stato un anno pieno di addii. Ho perso il lavoro, la mia ragazza, ma, cosa più grave di tutte, è finito Breaking Bad.

Detto in assoluta sincerità, non ho mai amato le serie TV. Ho sempre preferito i film, perché hanno un inizio e (il più delle volte) una fine, racchiusi in due ore circa di girato. Le serie no. Le serie iniziano e chissà se, quando e come finiscono (vedi Lost). Magari le prime puntate o, tie’, le prime stagioni, son pure carine, ma poi col tempo vanno tutte automaticamente in vacca. Breaking Bad è l’eccezione, un cerchio che si chiude, quella cosa in grado di rubarti circa 60 ore della tua vita senza nemmeno fartene accorgere.
Breaking Bad Season 5
La trama di Breaking Bad (se qualcuno non la conosce o non ha voglia di cercarla su Wikipedia) è questa. Walter White è un professore di chimica di Albuquerque, New Mexico. Vive con la moglie Skyler, incinta della loro secondogenita, e il figlio Walter Jr, affetto da un handicap motorio. Per far fronte alle difficoltà economiche dovute all’imminente nascita della figlia, Walter è costretto a svolgere anche un secondo lavoro come dipendente di un autolavaggio e a subire le angherie del suo datore di lavoro. Che tra l’altro non è il solo a considerare Walter una nullità. C’è anche suo cognato Hank, agente della DEA (Drug Enforcement Administration), che non perde occasione per mettere a confronto la sua vita, dinamica e avventurosa, con quella di Walter, totalmente priva di soddisfazioni. Ma Walter, oltre ad essere insoddisfatto, è anche sfigato. A pochi giorni dal compimento dei suoi 50 anni, gli viene infatti diagnosticato un cancro ai polmoni. Un casuale incontro con Jesse Pinckman, suo ex studente diventato uno spacciatore di poco conto, convince tuttavia Walter a sfruttare le proprie conoscenze nel campo della chimica per cucinare metanfetamina purissima. Con i guadagni potrà quindi pagarsi le cure e assicurare un futuro economico alla sua famiglia. E nel frattempo diventare anche Heisenberg, uno dei più spietati signori della droga di sempre.

Toglietemela dalla testa, vi prego!

L’ultima puntata di Breaking Bad è andata in onda a settembre, negli Stati Uniti, e due mesi dopo, in Italia. Qui a casa Brown, dove il tempo scorre molto più lentamente, mancano invece 55 minuti e 23 secondi alla fine della serie. E io, per affrontare questi ultimi frangenti in compagnia del signor White, ho bisogno di un piccolo aiuto. Qualcosa che mi faccia forza. Ecco, sì, un bel bicchierino di amaro è quello che ci vuole. Ma non mi accontento di un amaro qualunque. Voglio l’Amaro Alpendorf. Perché l’Alpendorf è l’amaro perfetto per ogni finale. Anche per i più tristi.
Che amarezza
Cazzo! Questo è uno spoiler della madonna!

L’Alpendorf interpreta alla perfezione il mio stato d’animo attuale. Lo capisce benissimo quanto sia triste in un momento come questo. Sarà forse grazie a quel suo sapore d’erbe aromatiche appena accennato che lo connota senza indugi come una via di mezzo tra l’Unicum e una specie di Amaro Lucano un po’ annacquato. I suoi 21% mi scaldano quel tanto che basta per ricordarmi che, in realtà, io non potrei bere alcolici in questo periodo. ‘Sta cazzo di mononucleosi mi ha scombussolato un po’ tutto, a partire dal fegato. Una bella rogna, considerando anche che siamo a Natale. Ma mentre sullo schermo vedo comparire i titoli di coda, mi consolo pensando che, a 3,49 euro, un digestivo migliore di questo non lo troverei manco se facessi il giro di tutti i monasteri francescani.

Saluto Breaking Bad con una lacrima che mi scorre lungo il viso e una goccia di amaro che mi cola fuori dalla bocca. Vorrei partire per gli Stati Uniti e abbracciare, uno per uno, tutti i personaggi della serie. L’abbraccio più grande, ovviamente, spetterebbe a lui, la grande anima di questa lunga e appassionante storia, l’unico professore di chimica che ho mai amato e mai amerò in vita mia.
Grazie di tutto, signor White.
by on 26 Dicembre 2013
Mi chiamo Brown. Buffo nome se lo si associa alla merda, lo so. Ma è solamente un nomignolo. Il mio vero nome? Mi spiace, ma non posso dirvelo. Se ve lo dicessi, poi sarei costretto a uccidervi. E io non sono molto bravo a uccidere la gente. L'ultimo tizio che ho provato a uccidere è ancora vivo. E non solo, ora è lui che vuole uccidere me. Quel maledetto vietcong! Mi sta rendendo la vita un inferno.

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Mi chiamo Brown. Buffo nome se lo si associa alla merda, lo so. Ma è solamente un nomignolo. Il mio vero nome? Mi spiace, ma non posso dirvelo. Se ve lo dicessi, poi sarei costretto a uccidervi. E io non sono molto bravo a uccidere la gente. L'ultimo tizio che ho provato a uccidere è ancora vivo. E non solo, ora è lui che vuole uccidere me. Quel maledetto vietcong! Mi sta rendendo la vita un inferno.

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