La non-Nutella del Todis

La guerra, i bambini obesi e il low-cost:

La finta-Nutella del Todis!

 

Cosa: Crema spalmabile alla nocciola (finta-nutella)

Nome: Crema alla nocciola

Dove: Todis

Costo: 1,35 €

Come è usanza partiamo dalla confezione che molto simile a quella della Nutella. C’è del pane, ci sono le nocciole e c’è la cascatella di crema spalmabile marrò. Manca però il bicchiere di latte, il fiorellino e il coltello che al contrario decorano la targhetta nutellae.

C’abbiamo però un bel riquadro giallognolo che dice “ancora più buona”, ma non ci è dato sapere rispetto a chi o che cosa e soprattutto a cosa sia dovuto questo picco d’incredibile bontà.

Si vabbé, direte voi, la Nutella è una-unica-inimitabile e buonissima e nessuno potrà mai imitarla degnamente. Avete ragione: la Nutella è fottuttissimamentevolmente buonerrima. Che poi vai in giro sul web e leggi che ci sono prodotti qualitativamente più buoni, ma che costicchiano di più come la crema della Novi che usa un sacco di nocciole in più e il burro di cacao e non gli olii vegetali.

Che poi, quegli olii vegetali della Nutella, quando fa caldo si separano e fanno lo stagnetto untuoso sopra, che mi ha fatto sempre particolarmente schifo. Però la Nutella è la Nutella. Anche se usano gli olii vegetali. E anche se è di marca e ultra pubblicizzatissima, io credo che anche senza la reclame venderebbe parecchio.

L’anno scorso la Comunità Europea ha detto che non si poteva fare più pubblicità alle cose troppo zuccherose e grasse, per prevenire l’obesità infantile e allora io ho capito tante cose…. Mi avevano sempre detto per esempio, che la cellulite viene se mangi schifezze e se te ne stai seduta tutto il giorno sul divano a guardare la tv. La cellulite come punizione per la golosità e la pigrizia, dunque… aveva un senso, e invece no! Sono gli zuccheri della Coca Cola e il grasso della Nutella, che escono dalle pubblcità e si tuffano nel tuo corpo attraverso le cornee! Giuro! E allora ho deciso di stare comunque tutto il giorno sul divano a fare niente, ma limitandomi a chiudere gli occhi quando c’erano le pubblicità di cose grasse e zuccherose.

Ho capito anche, che tra il televisore e il carello della spesa, c’è una scimmia non senziente incapace di esercitare la facoltà di scelta, ma per fortuna c’è il proibizionismo! Chi potrebbe altrimenti salvare i poveri bambini grassi, da quelle brutte mamme cattive che comprano stupidamente Nutella abbagliate dallo sbriluccichìo della tivì?

Ma torniamo alla Nutella. E’ buona ed economica. E’ nata quando l’Italia era un paese molto più povero di adesso perché c’era stata un-due guerre mondiali (e non dei debosciati al governo) e la cioccolata era troppo cara. Un pasticcere piemontese ha pensato di usare le nocciole al posto del cacao e trac! Ha inventato il gianduja, che poi ha reso splamabile e chiamato “SUPERCREMA”.

La Nutella è nata povera e continua ad essere un prodotto “sociale” e infatti non usa ingredienti pregiati come altre creme spalmabili, ma penso sia voluto per abbassare i costi e per poter entrere in tutte le case delle famiglie italiche.

Il barattolo da 400g di Nutella costa 2,70 €.

Il barattolo di Crema alla Nocciola del Todis (è di lui che dovrei scrivere!) costa 1,35 € e tra tutte le versioni più low-cost della Nutella stessa, credo sia la migliore. Non “allappa” come la Nutella e ha l’insolito retrogusto dell’impasto della torta. Avete presente quando si fa il classico impasto (uova zucchero farina) e CASUALMENTE vi finisce un dito di composto in bocca, che poi diventa un cucchiaio e poi un altro e alla fine la torta per quattro persone, doventa un cup-cake? Ecco, ricorda quella roba lì.

Beh è buona.

D.O.D. CONSIGLIA

by on 6 Agosto 2011
Valeria nasce un lunedì di pioggia del novembre del 1982 a Varese. Diventa "Valeria Disagio" sull'orlo estremo tra l'adolescenza e l'età adulta. Ha esordito giovanissima con il romanzo "Casseur: la lotta, l'ebbrezza e la Città Giardino". Poi ha perso parecchio tempo nella precarietà del lavoro e nell'inquietudine politica. Ha scritto molti racconti, pamphlet e poesie. Nel 2019 sono usciti i due romanzi "I mortificatori" per Agenzia X e "Brucia le vecchia" edito da Bookabook. Ha gestito un blog - da cui è nato il libro "Discount or die" edito dalla Nottetempo - ha curato fanzine, cantato e sbraitato. Ha intenzione di continuare a fare tutto questo.

About Valeria Disagio

Valeria nasce un lunedì di pioggia del novembre del 1982 a Varese. Diventa "Valeria Disagio" sull'orlo estremo tra l'adolescenza e l'età adulta. Ha esordito giovanissima con il romanzo "Casseur: la lotta, l'ebbrezza e la Città Giardino". Poi ha perso parecchio tempo nella precarietà del lavoro e nell'inquietudine politica. Ha scritto molti racconti, pamphlet e poesie. Nel 2019 sono usciti i due romanzi "I mortificatori" per Agenzia X e "Brucia le vecchia" edito da Bookabook. Ha gestito un blog - da cui è nato il libro "Discount or die" edito dalla Nottetempo - ha curato fanzine, cantato e sbraitato. Ha intenzione di continuare a fare tutto questo.

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