I coni LOVING e la sindrome premestruale

 I coni LOVING del Todis:

Un amore di gelato!

 

L’immagine non rappresenta il prodotto in questione.

Nome: CONI PANNA LOVING

 Dove: TODIS

 Costo: 2,59€, per una confezione da sei

Voto: 4/5

Mi piace mangiare sano, o almeno, provarci. Mangiare schifezze mi fa sentire in colpa con me stessa, la natura, il mio metabolismo e, soprattutto, il mio culo. Per cui, pur comprando in gran parte prodotti del discount, faccio attenzione a tutto ciò che mangio, leggo gli ingredienti, controllo se esistono certificazioni Bio, ecc ecc. (Al riguardo del mangiare sano e low-cost ho intenzione di scrivere recensioni nei prossimi tempi).

Ma la mia passione per il cibo sano purtroppo non eguaglia quella che ho per i dolci, che hanno lo straordinario potere di cambiare le mie giornate e i miei stati umorali. Ma tutti sapete che esistono i dolci buoni, sani, genuini, artigianali e quelli schifosi colmi di emulsionanti, conservanti, addensanti, grassi idrogenati, che di solito coincidono con la categoria dei prodotti confezionati del “reparto schifezze”, immediatamente riconoscibile dalle donne mestruate in qualsiasi supermercato o discount.

Eh già, perché pure io che voglio spacciarmi per una estimatrice del “cibo sano”, in “quei giorni”, sono facilmente condizionabile dal reparto schifezze. I miei cassieri di fiducia sanno che quando arrivo alla cassa con, come unica spesa, due pacchi di assorbenti e tre tavolette di cioccolato (invece di gallette di riso, pasta integrale, insalata e gli altri miei prodotti abituali) sono gli ormoni a scegliere per me.

Katy Perry spara panna dalle tette! 

In una situazione analoga, il crollo del livello del progesterone che immediatamente precede le mestruazioni, congiunto all’offerta che li offriva a €1,99, mi ha indotto ad acquistare i “Coni panna Loving”, descritti sulla confezione come “un amore di gelato”. Non ho altro da aggiungere, lo slogan dice tutto.

Nei giorni in cui il tuo umore è nero, improvvisamente la città che ami ti sembra uno schifo e vorresti trasferirti, ti guardi allo specchio e ti vedi pallida, brutta e piuttosto insignificante, compaiono brufoli, la pancia si gonfia e i pantaloni ti stringono, inizi ad avvertire dolori addominali, e tutte le persone che incontri ti sembrano insopportabili, tutto ciò di cui hai bisogno è “un amore di gelato”.

Ne ho mangiati 5 in un giorno, anzi, in un pomeriggio, anzi, in due ore. E’ stato fantastico: nella solitudine della mia casa vuota (perché a fine luglio i coinquilini sono in vacanza ed io a pensare alla tesi), nel quartiere universitario deserto, nel caldo opprimente che il malessere di cui sopra rendeva particolarmente insopportabile, ho trovato una dolce consolazione, un abbraccio caloroso, un motivo per continuare a stare lì. Il motivo, ovviamente, era finire la confezione.

Sono una schifosa!

Il sapore e la tipologia del cono sono gli stessi del “Cornetto Algida”, per quanto mi possa ricordare il gusto di quest’ultimo. Tuttavia il “cono panna Loving” ha qualcosa in più, qualcosa che non solo ti riempie lo spirito di dolce pannosità, noccioline e cioccolato: la prima cosa è “l’amore” che ti accoglie suadente, ti riempie di sé stesso e ti fa sprigionare immediatamente affetto per il mondo; la seconda cosa è il desiderio indomabile di mangiarne subito un altro, poi un altro e un altro ancora. Nel primo caso si potrebbe trattare semplicemente di una reazione emotiva esagerata di una persona in evidente stato umorale confuso, deviato dagli ormoni. Nel secondo caso quasi sicuramente trattasi di una qualche droga con alto tasso di dipendenza fisica. Tuttavia non ho voluto leggere l’etichetta alla ricerca di questa sospetta sostanza stupefacente. Ho deciso di accogliere l’amore che Loving mi ha dato e, una volta tanto, evitare questa cafonata pseudoscientifica, per non ricadere nella depressione che, probabilmente, mi avrebbe potuto causare il ripetermi “sono una schifosa” per il resto della giornata. In realtà è una cosa che evito di fare ogni qualvolta ingurgito confezioni intere di dolciumi per combattere la sindrome premestruale. Questo è il motivo per il quale il mio voto è soltanto 4/5, l’aver ignorato del tutto gli ingredienti.

Cazzatine biologiche!

In ogni caso, la cosa che più di tutte mi ha stupido è che, dopo la bellezza di cinque coni, non sono stata male. Eh si, perché, da habituée quale sono di verdurine e integrale, ogni qualvolta mi capita di ingurgitare junk food in ingente quantità rischio di star male. Mal di stomaco, mal di pancia, reazioni allergiche, diarree, nausea e vari altri sintomi, che i miei amici possono testimoniare, sono gli effetti collaterali della spesa ormonale incontrollata per chi, come me, non ha temprato il suo fisico. Da qui il soprannome “Cazzatina Biologica” che le mie amiche mi avevano gentilmente affibbiato quando, qualche anno fa, capitava di riempirci di biscotti o dolciumi del discount, ed io ero sempre l’unica a finire male.

Ma con 5 coni panna Loving in due ore (il sesto sono riuscita a farlo durare fino al mattino successivo) non ho avuto nessun effetto collaterale. Nemmeno passeggere fuoriuscite gassose intestinali, tanto per intenderci, hanno turbato la sensazione di sentirmi amata che mi inondava.

Che “amore di gelato”!

[A cura di Letizia]

Le immagini, a parte quella di Katy Perry che è tratta dal video di Katy Perry, sono di Nouar.

DOD CONSIGLIA

by on 3 Agosto 2012
Nata al principio degli anni '90 in una piccola città molto a Nord e molto fredda, da qualche anno si è spostata un po' più al centro, dove frequenta l'università, suona (male) in un'orchestra, canta (male) in vari cori, lavora “qua e là” e va in giro a sentire concerti. Cresciuta in una famiglia in cui il Lidl è venerato come un Santo, alle elementari la prendevano in giro perché alle sue feste di compleanno si bevevano bibite Freeway e andava a scuola con lo zainetto dell'Eurospin. Con il passare del tempo, a discapito di sua madre, ha capito che non sempre è tutto oro quel che costa 0,99€ e preferisce lo spirito critico che contraddistingue l'armata DOD, dopo aver scoperto il blog cercando online il significato di “acido butirrico”.

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Nata al principio degli anni '90 in una piccola città molto a Nord e molto fredda, da qualche anno si è spostata un po' più al centro, dove frequenta l'università, suona (male) in un'orchestra, canta (male) in vari cori, lavora “qua e là” e va in giro a sentire concerti. Cresciuta in una famiglia in cui il Lidl è venerato come un Santo, alle elementari la prendevano in giro perché alle sue feste di compleanno si bevevano bibite Freeway e andava a scuola con lo zainetto dell'Eurospin. Con il passare del tempo, a discapito di sua madre, ha capito che non sempre è tutto oro quel che costa 0,99€ e preferisce lo spirito critico che contraddistingue l'armata DOD, dopo aver scoperto il blog cercando online il significato di “acido butirrico”.

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