Amando Milbona

 

Amando Milbona

Morbidosa!

Questa è una dichiarazione d’amore nei confronti dei prodotti LSD (latte e i suoi derivati) della MILBONA (grande famiglia LIDL). Per amore intendo quella cosa cieca e struggente per cui non esiste nulla all’infuori della persona che ami. Milbona ha la morbida bellezza di Malena. Milbona ha il bianco candore della Madonna.

Milbona è latte. (ameno di 60 cent al litro)

Lattuccio!

Altroconsumo dice: “Nell’indagine è finito anche Milbona (Lidl); “è un buon latte dal punto di vista nutrizionale, ma che per la legge italiana non potrebbe definirsi- come fa – latte fresco. Dalle analisi emerge che si tratta di un prodotto pastorizzato a temperatura elevata, una via di mezzo tra latte fresco e UHT. Prodotto in Germania, in Italia non può fregiarsi della definizione fresco.”

C’è il formaggio tipo olandese gouda. (non presenta caglio animale; ok per vegetariani). C’è pure il formaggio tipo Emmethal, la feta, i fiocchi di latte

Senza caglio animale!

C’è la besciamella. La panna da cucina e la panna da montare (senza grassi idrogenati… che non so cosa siano, ma dicono che facciano male).

Non ho mai provato gli yogurt. Lo farò… La mia Milbona non mi deluderà….

Perdonatemi. Sono una donna innamorata e quindi ignorerò e metterò a tecere i dubbi relativi alla mia Milbona. Dubbi che partono da un ragionamento oltremodo populista e qualunquista.

1) gli allevatori da mucche da latte stressano all’inverosimile le mucchine per ottenere i massimi profitti….

2) L’unione europea, a causa delle quote latte, fa buttare ai produttori una percentuale significativa del latte prodotto.

3) L’Italia importa caglio, latte e suoi derivati dalla Germania che astutamente ci mette un bel nome italico.

In poche parole: produciamo moltissimo latte per poi buttarlo, per poi importarlo. Non capisco…

Ma si sa come funziona l’innamoramento. Non ci si pone questioni. E si ama… confusi e felici. Milbona. Coi suoi prodotti disgnitossissimi e coi suoi prezzi abbordabili.

In merito alla questione “latte”…

D.O.D CONSIGLIA

by on 2 Ottobre 2010
Valeria nasce un lunedì di pioggia del novembre del 1982 a Varese. Diventa "Valeria Disagio" sull'orlo estremo tra l'adolescenza e l'età adulta. Ha esordito giovanissima con il romanzo "Casseur: la lotta, l'ebbrezza e la Città Giardino". Poi ha perso parecchio tempo nella precarietà del lavoro e nell'inquietudine politica. Ha scritto molti racconti, pamphlet e poesie. Nel 2019 sono usciti i due romanzi "I mortificatori" per Agenzia X e "Brucia le vecchia" edito da Bookabook. Ha gestito un blog - da cui è nato il libro "Discount or die" edito dalla Nottetempo - ha curato fanzine, cantato e sbraitato. Ha intenzione di continuare a fare tutto questo.

About Valeria Disagio

Valeria nasce un lunedì di pioggia del novembre del 1982 a Varese. Diventa "Valeria Disagio" sull'orlo estremo tra l'adolescenza e l'età adulta. Ha esordito giovanissima con il romanzo "Casseur: la lotta, l'ebbrezza e la Città Giardino". Poi ha perso parecchio tempo nella precarietà del lavoro e nell'inquietudine politica. Ha scritto molti racconti, pamphlet e poesie. Nel 2019 sono usciti i due romanzi "I mortificatori" per Agenzia X e "Brucia le vecchia" edito da Bookabook. Ha gestito un blog - da cui è nato il libro "Discount or die" edito dalla Nottetempo - ha curato fanzine, cantato e sbraitato. Ha intenzione di continuare a fare tutto questo.

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